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Il Canneto


Il canneto è l'ambiente naturale più caratteristico della Riserva ed anche quello più delicato e compromesso.
Le canne di palude sono graminacee che crescono velocemente, sino a raggiungere e superare l'altezza di una persona, e sono comuni, mentre è sempre più rara la bellissima tifa (Tipha latifolia).
Le canne sono sempre state utilizzate dall'uomo per coperture e strame per gli animali domestici; esse riempiono con le loro radici rizomatose gli spazi occupati dalle piante acquatiche (ninfee, nannufari) e formano il terreno che sarà la base per piante idrofile come il salice ed altre che portano il bosco, laddove vi erano le acque.
L'Utricularia è una pianta carnivora subacquea che cattura le sue prede per mezzo di vesciche.
Le bonifiche, l'urbanizzazione e gli incendi minacciano e riducono la vegetazione delle canne di palude, minacciando anche le specie animali che nidificano e trovano rifugio tra di esse: il cigno reale (Cygnus olor), la folaga, e il comune germano reale sono le specie maggiormente presenti.
Tra gli altri uccelli che vivono nel canneto, il Mestolone, la Canapiglia, il Fischione, la Moretta, il Moriglione, il Martin Pescatore, il Tarabuso, il Tarabusino, la Cannaiola e il Cannareccione..