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Anello Retico

Alto Lago di Como- Valchiavenna - Engadina - Valtellina

Vacanzenatura cartina anello retico

 

 

E' un itinerario che può essere affrontato in una sola mezza giornata, oppure in una giornata intera o in più giorni a seconda del tempo a disposizione e dell'interesse destato dai luoghi da visitare.

E' un immaginario anello stradale che, partendo dall'Alto lago di Como, nel nostro caso specifico da Gera Lario, si noda verso la Valchiavenna passa per la svizzera ( Engadina ) e ritorna dalla Valtellina ricongiungendosi alla strada percorsa.

Da Gera Lario è necessario seguire la direzione NORD verso Sorico - Chiavenna - St. Moritz.

Giunti a Chiavenna si deve proseguire verso il passo del Maloja, percorrerlo seguendo la direttrice che porta fino a St. Moritz, soffermandosi sui panorami mozzafiato offerti dal lago fino a Silvaplana.

Giunti a St. Moritz ci si deve recare verso la Val di Poschiavo seguendo la direttrice che, riportando in territorio italiano, transita presso le magnifiche vette del Bernina.

E' necessario prevedere una sosta presso Ospizio Bernina.

Successivamente si scende progressivamente di quota fino a Tirano per proseguire sulla SS 38 verso Sondrio e Morbegno, per poi tornare in alto lago ed infine a Gera Lario.

Con il grande aiuto di abcamp, che ringraziamo, cerchiamo di spiegare cosa ci attende lungo questo meraviglioso itinerario.

E' una destinazione tutta da scoprire, adatta a chi rifugge le mete classiche del turismo di massa, situata tra la Valtellina e il Cantone dei Grigioni Meridionale, dove coesistono gli aspetti più tipici della cultura Latina e di quella Germanica.
L'Anello Retico è un percorso che si snoda tra Italia e Svizzera, dove la bellezza della natura si fonde con le testimonianze di una storia ricca di eventi e tradizioni che ancora oggi rivivono con manifestazioni e sagre popolari. Troverete un'ospitalità semplice e sincera ed una cucina gustosa, genuina ed accompagnata da grandi vini, che contribuiscono a rendere ogni week end o vacanza breve, un'esperienza sempre rilassante e piacevole.
L'Anello è un circuito immaginario, ma che geograficamente coincide con Valchiavenna, Valtellina, Val Poschiavo, Alta Engadina e Val Bregaglia: se percorriamo i fondovalle, possiamo partire da un punto e raggiungere lo stesso, chiudendo il cerchio.
Queste zone, sia sul versante italiano che svizzero, sono famosissime e già note a molti di voi ma può essere interessante rivisitarle vedendole sotto una luce diversa. Considerandole cioè come un territorio diviso, sì, da un confine geografico, ma profondamente legate ed accomunate dalla storia e dalla cultura.

Il Sacro Macello
I territori dell'Anello Retico hanno un trascorso tutt'altro che pacifico e tranquillo, travagliato da tormentate vicende storiche e religiose.
Dopo un dominio longobardo e, successivamente franco, i territori della Valtellina passarono sotto il controllo di Como fino al 1335, allorché i Visconti di Milano se ne impadronirono.
Nei tre secoli successivi si assistette ad un'alternanza di varie dominazioni con quella Grigione. Queste vallate divennero allora rifugio per i riformati e teatro di violenti scontri tra cattolici e protestanti; famoso è il “sacro macello” del 1620 in cui i valtellinesi, sostenuti dagli Asburgo, uccisero qualche centinaio di “eretici”.
Nei successivi domini, napoleonico e poi austriaco, in queste valli vennero sviluppate importanti vie di comunicazione (lo Spluga e lo Stelvio) ma, ciò nonostante, la loro economia rimase prevalentemente agricola e chiusa. Fu solamente nel primo dopoguerra che iniziò l'abbandono delle località montane e lo sviluppo e l'industrializzazione dei centri del fondovalle.

LE TAPPE DELL' ITINERARIO

Gera Lario: Sulla sponda assolata del lago, immersa nella natura e affacciata su uno dei più bei panorami del lago di Como, è meta di un turismo per tutti dalle famiglie che cercano tranquillità agli sportivi che affrontano le onde del Lario giungendo da ogni parte del mondo. In ogni stagione, lontano dal clamore, Gera Lario è l'ideale per trascorrere un soggiorno sul lago o come base per le escursioni sul lago, in Valtellina, in Valchiavenna e nella vicina Svizzera. . Di qui si può partire per una breve deviazione alla riserva naturalistica di Pian di Spagna con il laghetto di Novate Mezzola.

Colico: grazioso paesino sito all'estremità nord del lago di Como e all'imboccatura della Valtellina. Piacevole fare due passi sul lungolago.


Morbegno: è al centro di un territorio ricco di bellezze naturali ancora intatte. Il borgo offre notevoli testimonianze artistiche e un centro storico che conserva a tutt'oggi una fisionomia inconfondibile.
Nelle immediate vicinanze, merita una visita la Costiera dei Cech, un susseguirsi di paesi e contrade ricchi di testimonianze storiche e artistiche sul versante solatio, immersi in un ambiente naturale, tra castagneti e vigneti, a testimonianza di un'ancora viva tradizione agricola.
Sul versante retico si apre la Valmasino, uno dei più suggestivi luoghi della Valtellina, nota e apprezzata per le acque termali dei suoi Bagni e dove svettano cime leggendarie che da due secoli entusiasmano gli alpinisti di tutto il mondo. Qui si trovano palestre naturali di roccia molto frequentate, in particolare quella della Val di Mello, uno degli angoli più belli delle nostre Alpi e luogo ideale per gli appassionati di free-climbing. In Val di Mello si "respira" una serena atmosfera fuori dal tempo, l'amichevole ospitalità degli abitanti e la cucina genuina degli alpeggi.
I prodotti gastronomici tipici di tutta l'area, frutto di una lunga tradizione, sono gli ottimi formaggi di malga, latteria e soprattutto il Bitto, che prende il nome dalle valli in cui viene prodotto. La Valgerola, dove si trovano fitti boschi e sentieri che portano agli innumerevoli laghi, la Valle del Bitto di Albaredo dove le verdi pinete fanno da sfondo ad un paesaggio incontaminato in un ambiente rilassante, affondato nel Parco delle Orobie Valtellinesi e adatto ad un turismo familiare amante della montagna.

Sondrio: capoluogo di provincia, graziosa cittadina posta allo sbocco della Valmalenco. Valgono una visita, il Palazzo Pretorio (XVI. sec.), la Collegiata dei Ss. Gervasio e Portasio (sec. XII-XVIII); domina la città il Castello di Mesegra (sec. XII-XIV), visibile da Piazza Garibaldi.
La Panoramica dei Castelli, antica strada che partendo da Sondrio attraversa meleti e vigneti (qui si producono infatti i rossi Grumello e Inferno), conduce a importanti fortificazioni medievali, tra cui il Castello di Grumello (XIV sec.) a Montagna.

Teglio: pare che abbia dato il nome alla Valtellina, indicata in documenti del sec.VI come Tellina Vallis. E' un grazioso paese, sito a 800 metri di altezza, noto soprattutto per gli ottimi pizzoccheri e per il Palazzo Besta. Edificato a partire dalla fine del sec. XV, è una singolare dimora edilizia che costituisce un raro esempio ben conservato di architettura rinascimentale non solo della Valtellina ma anche di tutta l'area comasca.

Tirano: cittadella di confine dove si respira un'aria frontaliera.
Abitata già in epoca preistorica, Tirano divenne famosa nel ‘600 per la miracolosa apparizione della Madonna in onore della quale venne edificato il Santuario della Beata Vergine, il monumento religioso più importante della Valle.
Il centro storico, tra i più interessanti ed imponenti dell'intera Valtellina, è ricco di nobili e antichi palazzi; tra questi ricordiamo il Palazzo Sertoli Salis, che oltre a decorazioni, mobili e oggetti artistici, ospita una prestigiosa ed antica casa vinicola.
Dalla stazione parte il famoso trenino rosso del Bernina che porta in Alta Engadina, arrampicandosi tra straordinarie montagne.

Poschiavo: primo paesino che si incontra in Alta Engadina. E' un piccolo centro, molto grazioso e contornato da un circondario ricco di natura lussureggiante.

Passo del Bernina: splendido passo di alta montagna, è la vera porta d'ingresso ai paesaggi dell'Alta Engadina ricchi di lussureggiante natura e di charme. In direzione Saint Moritz, prima di incontrare l'elitario paesino montano, si incrociano Pontresina e Celerina. Un po' meno chic, ma ugualmente affascinante è Silvaplana; da qui, oltrepassando il Passo del Maloja, si procede verso la Val Bregaglia.

Val Bregaglia: è una stretta e selvaggia valle montana, sovrastata da celeberrime montagne, frequentate dagli appassionati di alpinismo.

Chiavenna: posta all'imbocco delle valli che salgono ai passi dello Spluga (a 35 chilometri) e del Maloja, si trova incastonata tra le Alpi Lepontine e le Retiche a 333 metri di altitudine. Il centro storico ha conservato quasi integro l'aspetto del passato: presenta caratteristiche viuzze strette su cui si affacciano palazzi nobiliari e piazzette ornate da storiche fontane, campanili e chiese. Ogni anno in settembre vengono aperti per la tradizionale sagra, i "Crotti", cavità naturali dove si possono gustare i prodotti tipici locali. Imperdibili sono comunque il Parco delle Marmitte dei Giganti, fenomeni di erosione millenaria opera di antichi ghiacciai, le Cascate dell'Acqua Fraggia e il Palazzo Vertemate Franchi, in località Prosto di Piuro.


Valtellina, La Valle Dei Campanili
La tradizione artistica della provincia di Sondrio è evidente soprattutto, ma non solo, negli edifici sacri più antichi, caratterizzati dall'incontro e dalla fusione di influssi delle più varie e lontane provenienze: da quella longobarda o celtica o carolingia a quella padana o italo-centrale, da quella orientale a quella mediorientale o, per via del confinante tramite orobico, veneziana sino a quella mitteleuropea o nordica.
Davvero notevolissima è la presenza di campanili e chiese (oltre 500 tra grandiosi santuari e piccoli edifici sacri che si affacciano qua e là sulla montagna, eretti nei tempi andati a baluardo della fede cristiana) disseminati ovunque.
Di grande interesse sono poi gli xenodochi arroccati sulle pendici delle montagne che, nei secoli, hanno ospitato innumerevoli viandanti e poveri pellegrini spossati dalla fatica e dalle intemperie.
Prati, campi e boschi si snodano tutt'intorno. E, in più, la lunga teoria di terrazzamenti coltivati a vite, frutto del duro lavoro dell'uomo: una stupefacente opera d'arte disegnata sul solatìo versante retico della Valle.
Da Samolaco parte anche uno speciale percorso per gli appassionati di mountain bike che potranno godersi lo spettacolo dei cavalli avelignesi immersi nel verde, mentre salendo da Novate la Val Codera, raggiungibile solo a piedi, forse la più selvaggia e incontaminata delle valli valtellinesi, offre panorami di grande suggestione.

La Strada dei Vini e dei Sapori
La Valtellina è un territorio estremamente ricco ed interessante dal punto di vista gastronomico. Sono molteplici i piatti che vale davvero la pena di provare (pizzoccheri, polenta taragna, sciatt e tanti altri) e le produzioni tipiche di notevole valore. Citiamo il celebre bitto, le mele, il miele, la bresaola e i grandi vini.
Percorrendo i suggestivi itinerari tra le vigne, specialmente in primavera, quando le viti sono in fiore, e in autunno quando è il momento della vendemmia, si gode di un paesaggio unico nel suo genere. Ecco qualche itinerario tra le viti, per coloro che volessero fare una full immersion nella cultura enologica valtellinese.

Il circuito del Maroggia: inizia dalla località Ere nei pressi di Ardenno e sale sino al borgo di Maroggia per proseguire verso il sovrastante abitato di Monastero; qui una visita è d'obbligo all'ex Monastero dedicato a S.Benedetto (XVII sec.) e alla Chiesa parrocchiale di S.Benigno (o S.Bello - XVIII sec.), dedicata a S.Benigno de' Medici. Il circuito scende poi verso Berbenno e Postalesio, dove una stradina alle spalle del paese conduce alla riserva naturale "Le Piramidi".

Il circuito del Sassella: attraversa per intero le vigne del "Sassella", a ovest di Sondrio, con inizio da Castione, e si snoda per 16 Km. Vale una visita la Chiesa della Madonna della Sassella (XV sec.) dall'interno riccamente affrescato.

Il circuito del Grumello: dal centro di Sondrio si entra quasi direttamente in mezzo ai vigneti lungo la strada panoramica dei Castelli fino a Poggiridenti (4 Km). Prende il nome dal Castello dei De Piro (XIV sec.), "Castel Grumello" da "grumus": poggio.

Il circuito dell'Inferno: subito ad est del Grumello per 6 Km, in una zona scoscesa dove d'estate si raggiungono temperature elevate per il riverbero del sole sulla roccia viva. Di rilievo, a Tresivio, l'imponente Santuario della Santa Casa di Loreto.

Il circuito del Valgella: si snoda da Chiuro attraverso le zone di produzione del Valgella sulle articolate pendici sotto il terrazzo di Teglio (27 Km). E' un'occasione per gettare un occhio sulla catena delle Orobie che si erge di fronte e per soffermarsi a visitare Teglio, paese ricco di storia e d'arte.

Il circuito di Baruffino: sale tra terrazzamenti vitati da Tirano al paese di Baruffini, dal quale ci si può poi inoltrare fino ad un altro piccolo borgo incollato alla montagna e chiamato Roncaiola, punto panoramico verso il fondovalle e le cime circostanti. Da non perdere a Tirano il Santuario della Beata Vergine, lo xenodochio di S.Perpetua, il Museo Etnografico, il centro storico e palazzo Salis.

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